SALINA.
A SALINA ,NAVIGANDO NEL TEMPO.
I primi insediamenti sorti sull’Isola di Salina risalgono all’età preistorica e, più precisamente al Neolitico Medio, verso la fine del V millennio a.C.: a quest’epoca sono datati i resti di una capanna dalla forma ovale che è stata rinvenuta sul pianoro di Rinicedda, nella frazione di Rinella. Si tratta delle prime testimonianze di un insediamento preistorico sull’Isola; i reperti ritrovati qui documentano il fatto che, anche a Salina, gli abitanti fossero in grado di lavorare l’ossidiana per destinarla, poi, alla fabbricazione di utensili. Anche sul Monte Fossa delle Felci sono stati rinvenuti reperti databili, però, al III millennio a.C. il cui ultimo secolo ha visto l’Isola abitata da popolazioni provenienti dalla Grecia, molto probabilmente gli Eoli, autori del nome dell’Arcipelago, insieme ad altri popoli dalla Sicilia, più precisamente dalla civiltà di Thapsos. Anche l’età del bronzo antico e medio, corrispondente circa al II millennio a.C. e alle culture di Capo Graziano e del Milazzese, è documentata ampiamente grazie a studi svolti sugli insediamenti di Serro Brigadiere, Serro dell’Acqua, Serro dei Cianfi e della Portella. In numerose località di Salina sono state rinvenuti gruppi di tombe con corredi funerari che possono essere collocati, temporalmente, tra il III e il II secolo a.C., testimoni dell’età Greca e di quella Romana. In particolare, durante l’età imperiale Romana si è potuto assistere ad un forte incremento demografico che ha seguito lo sviluppo delle aree abitate; resti di abitazioni risalenti a questo periodo sono visibili ancora oggi in contrada Barone, lungo la spiaggia di S. Marina e a Lingua presso cui, all’interno del lago, vi sono anche i resti delle strutture delle antiche saline. Sono stati proprio i Romani ad assegnare all’Isola questo nome: è stato merito del laghetto di Lingua, nel quale si poteva raccogliere sale in abbondanza. Prima di loro, Salina è stata chiamata Didyme, l’isola delle montagne gemelle, dai Greci.
Lo sviluppo di Salina è proseguito fino all’età Bizantina e medioevale e, nell’VIII secolo d.C. è diventata una delle Eolie più abitate.
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