sabato 22 settembre 2018

BELLEZZE E CARATTERISTICHE DELLE ISOLE EOLIE.
CENNI GENERALI. – La penna dei poeti e il pennello dei pittori non potrebbero conferire alle Isole Eolie maggiore suggestione di quanto ne ha profuso quell’impareggiabile artefice che è la madre natura.
Basta percorrere in battello quei mari o salire su quelle vette, pere restare in estatica ammirazione di fronte ai magnifici panorami che sollevano l’osservatore in un’atmosfera quasi soprannaturale e lo astraggano dalle meschine preoccupazioni terrene.
L’Eolie sono incantevoli nel tramonto, superbe nella tempesta, placide nel sereno e gioiose nel sole.
LIPARI. con la cittadina omonima, regina dell’arcipelago, signoreggia con il suo castello normanno, posto su una naturale torre di ossidiana. E’ la leggendaria fortezza di Eolo, il quale, nelle grotte frastagliate della costa occidentale, teneva chiusi i venti. Spiccano nella sua rada i due abitati di Canneto ed Acquacalda, piccoli centri industriali, da dove, con movimento internazionale, parte la pietra pomice. Nelle sue coste, punti bianchi in mezzo ad ulivi, mandorli e vigneti, si protendono le casette sparse, nitide e sorridenti. Margherite variopinte, la felce e le viole rivestono il suolo e panorami incantevoli si profilano dalle sue vette.
SALINA. Dalle cime uguali, dalle case bianche sparse tra piante di capperi, ulivi e malvasia, si erge nell’azzurro Tirreno, offrendo ai visitatori le bellezze dei suoi panorami e delle sue villette verdeggianti.
VULCANO. Con il suo cratere pregno di fumi di zolfo, con la rada di levante pentola in ebollizione e quella di ponente lido incantevole con sabbia vellutata, maestoso guarda la costa sicula.
ALICUDI E FILICUDI. Lontane ad occidente, tra il mare placido e burrascoso, par che gioiscano della loro solitudine. Suggestiva si presenta, specie a chi la percorra in motoscafo, la grotta del “Bue Marino” nella costa sud-occidentale dell’isola di Filicudi, superba struttura monolitica, dono della natura.
STROMBOLI. Caratteristico vulcano nella sua attività, che porta il nome di “attività stromboliana”; casette nitide popolano la spiaggia e vegetazione di capperi e vigneti spiccano nella sua costa, sfidando con impavido ardimento, le sue ire forti e continue; PANAREA, con i suoi oliveti par che lo sorvegli, tenendosi fuori dalle sue ire, mentre STROMBOLICCHIO più ardito lo scruta da vicino.

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